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      Carlo erasi innumerevoli volte dichiarato protestante, ed aveva avuto costumanza di ricevere dai vescovi della Chiesa stabilita il sacramento della eucaristia. Que' Protestanti che lo avevano sostenuto ne' pericoli, e che di lui serbavano tuttavia affettuosa rimembranza, dovevano provare sdegno e rossore al sentire che la intera sua vita era stata una menzogna; che mentre confessava d'appartenere alla loro religione, gli aveva veramente tenuti per eretici; e che i demagoghi, i quali lo avevano chiamato papista nascosto, erano stati i soli che avessero formato un esatto giudicio del suo carattere. Anche Luigi intendeva tanto lo stato dell'opinione pubblica in Inghilterra, da accorgersi come il divulgare il vero potesse recar nocumento, ed aveva, d'accordo, fatta promissione di tenere strettamente segreta la conversione di Carlo(619). Giacomo, nel principio del suo regno, aveva pensato doversi in tanto negozio procedere cauto, e non erasi rischiato a seppellire il fratello, secondo il rito della Chiesa di Roma. Per qualche tempo, quindi, ciascuno potè liberamente credere ciò che volesse. I papisti dicevano che il defunto principe era loro proselite. I Whig lo esecravano come ipocrita e rinnegato. I Tory consideravano la voce della sua apostasia come una calunnia che i papisti e i Whig, per ragioni differentissime, avevano interesse a spargere.
      XXIV. Giacomo ora fece un passo che pose in gran perturbazione tutto il partito anglicano. Due scritture, in cui erano concisamente esposti gli argomenti d'ordinario usati dai Cattolici Romani nella controversia coi Protestanti, s'erano trovate nella cassa forte di Carlo, e sembravano di mano sua.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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