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      Lo ambasciatore disse al proprio signore, che sei mila ghinee era la minore gratificazione che potesse offrirsi ad un così importante ministro. Luigi assentì a dare venticinque mila scudi, somma equivalente a circa cinque mila seicento lire sterline. Fu stabilito che Sunderland riceverebbe annualmente la predetta somma, e che egli in ricompensa farebbe ogni sforzo per impedire il ragunarsi del Parlamento. Si collegò quindi alla cabala gesuitica, e usò così destramente dell'influenza della cabala, che gli venne fatto di succedere ad Halifax nell'alta dignità di Lord Presidente, senza rinunziare all'ufficio maggiormente lucroso di Segretario(636). Sentì nondimeno di non potere ottenere l'equivalente influenza in Corte, finchè fosse riputato aderente alla Chiesa Anglicana. Tutte le religioni per lui erano una medesima cosa. Nelle private conversazioni aveva costume di parlare con profano dispregio delle cose più sacre. Deliberò, dunque, di dare al Re il diletto e la gloria di avere compita una conversione. Se non che, eravi d'uopo qualche destrezza a ciò fare. Non v'è uomo che sia affatto non curante dell'opinione dei suoi simili; ed anche Sunderland, quantunque non sentisse molto la vergogna, rifuggiva dalla infamia della pubblica apostasia. Rappresentò la parte sua con esimio magistero. Agli occhi del mondo mostravasi protestante; nelle secreto stanze del re, assumeva il contegno di uno che, seriamente affaccendato ad indagare il vero, pressochè persuaso a dichiararsi Cattolico Romano, ed aspettando d'essere maggiormente illuminato, era pronto a rendere tutti i possibili servigi ai credenti nella vecchia fede.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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