Pagina (894/1707)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      In pochi giorni nel Collegio Universitario celebraronsi pubblicamente i riti cattolici romani. Vi fu posto a cappellano un Gesuita. Vi fu allogata una tipografia con licenza regia, per istampare i libri cattolici romani. Per lo spazio di due anni e mezzo, Walker seguitò a guerreggiare contro il protestantismo con tutto il rancore d'un rinnegato: ma quando la fortuna mutò faccia, ei mostrò che gli mancava il coraggio d'un martire. Fu tratto alla barra della Camera de' Comuni perchè rendesse ragione della propria condotta, e fu tanto vigliacco da protestare di non aver mai mutato religione, nè mai cordialmente approvate le dottrine della Chiesa di Roma, e di non essersi mai provato a convertire a quella nessun uomo. Non valeva l'incomodo di violare gli obblighi più sacri della legge e della fede data per convertire uomini come Walker(669).
      XLIV. Dopo breve tempo, il Re fece un passo più innanzi. A Sclater e Walker era stato solamente permesso di tenere, dopo d'essersi fatti papisti, i beneficii già loro concessi mentre si dicevano protestanti. Conferire un'alta dignità nella Chiesa Anglicana ad un aperto nemico di quella, era un atto più audace che rompeva le leggi e la reale promessa. Ma non v'era provvedimento che a Giacomo paresse ardito. Il decanato di Christchurch divenne vacante. Quell'ufficio, e per dignità e per emolumenti, era uno de' più considerevoli nella Università di Oxford. Al decano era affidato il governo di un maggior numero di giovani di cospicue parentele e di grandi speranze, che si potesse trovare in qualunque altro collegio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





Collegio Universitario Gesuita Walker Camera Comuni Chiesa Roma Walker Sclater Walker Chiesa Anglicana Giacomo Christchurch Università Oxford