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      Devoto, come sempre era stato Queensberry, alla causa della regia prerogativa, non poteva resistere ai suoi competitori, i quali ambivano, mostrandosi ligii al Sovrano, acquistarne la grazia. Gli toccava sostenere mille mortificazioni ed umiliazioni, simili a quelle che, verso quel tempo, cominciarono ad amareggiare la vita del suo amico Rochester.
      LXI. Giunsero a Edimburgo lettere regie che autorizzavano i papisti ad occupare gli uffici senza essere sottoposti all'Atto di Prova. Al clero fu fatto rigoroso comandamento di non fare nelle prediche riflessioni sulla Religione Cattolica Romana. Il Cancelliere si tolse il carico di mandare i mazzieri del Consiglio Privato attorno per le poche tipografie e librerie che allora si trovavano in Edimburgo, ad ordinar loro di non pubblicare nessuna opera senza sua licenza. Intendevasi bene che tale ordine doveva impedire la circolazione degli scritti protestanti. Un onesto cartolaro disse ai mazzieri, ch'egli aveva in bottega un libro che con dure parole discorreva del papismo, e chiese di sapere se lo potesse vendere. Coloro domandarono di vederlo, ed egli mostṛ loro un esemplare della Bibbia(709). Un carico d'immagini, di rosari, di croci e di turiboli, giunse a Leith, diretto a Lord Perth. La importazione di tali cose da lungo tempo consideravasi illegale; ma adesso gl'impiegati delle dogane le lasciarono passare liberamente(710). Poco dopo si seppe che una cappella papalina era stata accomodata nella casa del Cancelliere, e che vi si celebrava regolarmente la Messa.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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