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      Non ho bisogno di tempo alcuno a considerare ciò ch'io fo" rispose Maria. "A me basta di cogliere questa occasione per mostrare il mio rispetto pel Principe. Riportategli ciò ch'io vi dico; e conducetelo a me, perchè egli possa udirlo ripetere dal mio labbro stesso." Burnet andò in traccia di Guglielmo; ma Guglielmo trovavasi molte miglia lontano a dar la caccia ad un cervo. E' non fu se non il giorno susseguente, che ebbe luogo il colloquio fra' due conjugi. "Non avevo mai saputo fino a ieri" disse Maria "che vi fosse tale differenza tra le leggi dell'Inghilterra e quelle di Dio. Ma adesso vi prometto che voi sarete colui che governerà sempre; e in ricambio, questo solo vi chiedo, che come io osserverò il divino comandamento, il quale vuole che le mogli obbediscano ai mariti, voi osserviate l'altro che ingiunge ai mariti d'amare le proprie mogli." Tanta generosità d'affetto, pienamente conquise il cuore di Guglielmo. Da quel tempo fino al di funesto in cui egli fu trasportato convulso lungi da lei che giaceva sul letto di morte, fra loro fu sempre vera amicizia e piena confidenza. Esistono ancora molte delle lettere che ella gli scrisse, e porgono numerosi argomenti come a questo uomo così inamabile, quale sembrava agli occhi del pubblico, fosse riuscito d'ispirare ad una bella e virtuosa donna, a lui superiore per nascita, una passione che era quasi idolatria.
      Il servigio in tal guisa reso da Burnet alla propria patria, era di sommo momento, perocchè era giunto il tempo in cui molto importava alla pubblica salvezza che il Principe e la Principessa fossero pienamente concordi.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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