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      Dopo la Restaurazione, trovandosi al più alto grado di sua potenza, non aveva ella altro spirito che vendetta. Aveva inanimati, incitati e quasi costretti gli Stuardi a rimunerare con perfida ingratitudine i recenti servigi de' Presbiteriani. Se nella stagione della prosperità ella si fosse interposta, come era suo debito, a pro de' propri nemici, gli avrebbe ora nella sciagura trovati amici. Forse non era troppo tardi; forse poteva anche riuscire di volgere la strategia del suo infido oppressore contro lui stesso. Esisteva fra il Clero Anglicano un partito moderato, il quale era stato sempre animato da miti sentimenti verso i Protestanti Dissenzienti. Cotesto partito non era numeroso; ma s'era reso rispettabile per l'abilità, la dottrina, e la virtù di coloro che lo componevano. Gli alti dignitari ecclesiastici gli erano stati poco favorevoli, e i bacchettoni della scuola di Laud lo avevano senza pietà oltraggiato: ma dal giorno in cui apparve la Dichiarazione d'Indulgenza fino a quando la potenza di Giacomo cessò d'incutere terrore, tutta quanta la Chiesa Anglicana sembrò animata dallo spirito, e guidata dai consigli de' calunniati Latitudinarii.
      XXIX. Allora seguì, per così dire, una concorrenza al rincaro più strana d'ogni altra, di cui serbi ricordo la storia. Da una parte il Re, dall'altra la Chiesa, studiavano acquistarsi, ciascuno a danno dell'altro, i favori di coloro ad opprimere i quali, fino a quel tempo, il Re e la Chiesa erano andati d'accordo. I Protestanti Dissenzienti, pochi mesi innanzi, erano una classe spregiata e proscritta; adesso tenevano la bilancia del potere.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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