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      Ma ne' tempi di Giacomo la nazione e il pregiudizio volgare stavano insieme congiunti. I fanatici ed ignoranti volevano escludere dagli uffici il Cattolico Romano perchè adorava gl'idoli di legno e di pietra; perchè era segnato del segno della bestia, aveva arsa Londra, strangolato sir Edmondsbury Godfrey; e il più savio e tollerante politico, mentre sorrideva agl'inganni che traviavano la plebe, riusciva, per diverso cammino, alla stessa conclusione.
      Il gran pensiero di Guglielmo oramai era quello di congiungere in un solo corpo le numerose parti del popolo, le quali lo consideravano come loro capo comune. A compire cotesta opera fu aiutato da alcuni abili e fidi uomini, fra' quali gli furono di singolare utilità Burnet e Dykvelt.
      XXXIX. Quanto a Burnet, a dir vero, era mestieri servirsene con qualche cautela. La cortesia onde egli era stato accolto all'Aja, aveva destata la rabbia di Giacomo. Il quale scrisse a Maria varie lettere piene d'invettive contro lo insolente e sedizioso teologo da lei protetto. Ma cosiffatte accuse fecero in lei sì poco effetto, che scrisse al padre lettere di risposta dettate dallo stesso Burnet. In fine, nel gennaio del 1687, il Re ricorse a più vigorosi mezzi. Skelton, che aveva rappresentato il governo inglese appo le Provincie Unite, era stato inviato a Parigi, e gli era stato sostituito Albeville, il più debole e vile di tutti i componenti la cabala gesuitica. Albeville non curavasi d'altro che del danaro, e lo prendeva da tutti coloro che gliel'offrissero.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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