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      A cagione di cotesto mutamento seguito ne' Non-Conformisti, il Governo trovò nella città ostacoli pressochè uguali a quelli che aveva incontrato nelle Contee. Quando i Regolatori incominciarono l'opera loro, reputarono come certo che ogni Dissenziente, beneficiato dalla Indulgenza, sarebbe favorevole alla politica del Re. Erano quindi sicuri di potere mettere in tutti gli uffici municipali del Regno fermissimi amici. Nei nuovi statuti municipali la Corona s'era riserbata la potestà di destituire, a suo arbitrio, i magistrati, e adesso l'adoperò illimitatamente. Non era al pari evidente che Giacomo avesse la potestà di nominare nuovi magistrati; ma, l'avesse o non l'avesse, egli era deliberato d'arrogarsela. In ogni parte, dal Tweed al Land's End tutti i funzionari Tory furono destituiti, e negli uffici vacanti furono posti Presbiteriani, Indipendenti, e Battisti. Nel nuovo statuto municipale di Londra la Corona s'era riserbata la potestà di destituire i Maestri, i Direttori, e gli Assessori di tutte le compagnie. E però più di ottocento spettabilissimi cittadini, tutti aderenti a quel partito che aveva avversata la Legge di Esclusione, furono con un solo editto cacciati da' loro uffici. Poco dopo, comparve un supplemento a cotesta lunga lista(962). Ma avevano appena prestato giuramento i nuovi ufficiali, allorquando si conobbe come essi fossero intrattabili quanto i loro predecessori. In Newcastle-on-Tyne i Regolatori nominarono un Gonfaloniere Cattolico Romano, e Aldermanni Puritani.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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