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      Non solo Powis e Bellasyse, i quali avevano sempre consigliato moderazione, ma anco Dover ed Arundell inchinavano alla proposta di Sunderland. Jeffreys, dall'altro canto, sosteneva che il Governo sarebbe disonorato ove siffatti trasgressori, quali erano i sette vescovi, si punissero con una semplice riprensione. Nondimeno ei non desiderava che venissero citati dinanzi la Commissione Ecclesiastica, della quale egli era capo, o per dir meglio, solo Giudice: imperocchè il peso dell'odio pubblico che già lo premeva, era troppo anco per la sua svergognata fronte e il suo cuore indurato; e rifuggiva dalla responsabilità in cui sarebbe incorso pronunziando una sentenza illegale contro i governanti della Chiesa amati tanto dalla nazione. E però propose di perseguitarli criminalmente.
      XLVI. Fu quindi determinato che lo Arcivescovo e gli altri sei che avevano firmata la petizione, fossero tradotti dinanzi la Corte del Banco del Re, come autori di un libello sedizioso. Non era da dubitarsi che verrebbero dichiarati rei. I giudici e gli ufficiali loro erano cagnotti della Corte. Dal dì in cui la Città di Londra era stata privata dello Statuto Municipale, nè anche uno di coloro i quali il Governo aveva voluto punire, era stato assoluto da' Giurati. I prelati disubbidienti sarebbero probabilmente condannati a rovinose multe ed a lunga prigionia, e si reputerebbero bene avventurati di potersi redimere, secondando, e dentro e fuori il Parlamento, i disegni del sovrano(1000).
      Il dì 27 maggio fu intimato ai Vescovi di appresentarsi pel giorno ottavo di giugno dinanzi il Consiglio del Re. Non sappiamo perchè fosse loro dato sì lungo periodo di tempo.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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