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      I Whig s'accôrsero che il tempo per loro era arrivato. La questione se dovessero snudare la spada contro il governo era stata per sei o sette anni pretta questione di prudenza; e adesso la prudenza stessa gl'incitava ad appigliarsi a più audaci partiti.
      II. Nel maggio, innanzi al nascimento del Principe di Galles, e mentre era tuttavia incerto se la Dichiarazione d'Indulgenza sarebbe o non sarebbe letta nelle chiese, Eduardo Russell era andato all'Aja. Aveva con vivi colori rappresentato al principe lo stato del pubblico sentire, e lo aveva consigliato a mostrarsi in Inghilterra capo d'una forte schiera di soldati, e chiamare il popolo alle armi.
      Guglielmo ad un solo sguardo conobbe la importanza della crisi. "O adesso o mai," disse in latino a Dikwelt(1051). Con Russell tenne parole più misurate, riconobbe i mali dello Stato essere tali da richiedere straordinario rimedio, ma parlò calorosamente del caso d'un esito sinistro, e delle calamità che da ciò ne verrebbero alla Gran Brettagna e alla Europa. Sapeva bene che coloro i quali parlavano con sonanti paroloni di sacrificare vita e roba pel bene della patria esiterebbero ove si presentasse alle loro menti lo spettacolo d'un altro Tribunale di Sangue. Per la qual cosa a lui bisognavano non vaghe proteste di buon volere, ma inviti chiari e promesse esplicite di appoggio, munite della firma di potenti e cospicui uomini. Russell gli fece notare come fosse pericoloso affidare il disegno a un gran numero di persone. Guglielmo ne convenne, e disse bastargli poche firme, purchè fossero d'uomini di Stato rappresentanti di grandi interessi(1052).


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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