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      Trenta vascelli di linea, tutti di terzo e quarto ordine, furono ragunati nel Tamigi sotto il comando di Lord Dartmouth, la cui lealtą non ammetteva sospetto. Egli veniva reputato nell'arte sua pił esperto di tutti i marini patrizi, i quali in quella etą inalzavansi ai supremi comandi nella flotta senza educazione marittima, ed erano a un tempo capitani di vascello sul mare, e colonnelli di fanteria per terra(1123).
      XXXV. L'armata regolare era pił grande di quante ne avessero mai comandate i re d'Inghilterra, e fu rapidamente accresciuta. Nei reggimenti che esistevano vennero incorporate nuove compagnie. Furono create commissioni a formarne altri. Quattro mila uomini furono aggiunti alle forze militari dell'Inghilterra; tremila speditamente fatti venire dalla Irlanda; altrettanti dalla Scozia diretti verso il mezzogiorno. Giacomo stimava circa quaranta mila uomini - senza contarvi la milizia civica - le forze che poteva opporre agli invasori(1124).
      La flotta e lo esercito, quindi, erano pił che bastevoli a respingere la invasione degli Olandesi. Ma poteva il Re fidarsi dello esercito e della flotta? Le milizie urbane non accorrerebbero a migliaia al vessillo del liberatore? Il partito, che pochi anni innanzi aveva snudata la spada in favore di Monmouth, senza dubbio accoglierebbe il Principe d'Orange. E dove era egli mai quel partito che per quarantasette anni era stato l'egida della monarchia? Dove erano quegli strenui gentiluomini i quali erano sempre stati pronti a spargere il proprio sangue a difesa della Corona?


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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