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      Il rimprovero era così delicato che Burnet, il quale non avea prontissimo intendimento, non se ne accôrse; e però rispose con gran fervore ch'egli non dimenticherebbe mai il modo segnalato onde la Provvidenza aveva favorito la loro intrapresa(1151).
      Nel primo giorno le milizie scese a terra patirono molti disagi. Il suolo per le cadute piogge era fangoso. I bagagli rimanevano tuttavia sulle navi. Ufficiali d'alto grado furono costretti a dormire con addosso gli abiti bagnati, sull'umido terreno: lo stesso Principe dovette contentarsi d'una povera trabacca, dove fu dalla sua nave portato un lettuccio che accomodarono sul suolo. La sua bandiera venne inalberata sul tetto di frasche(1152). Era alquanto difficile sbarcare i cavalli; e pareva probabile che a ciò fare si richiedessero vari giorni. Ma la susseguente dimane le cose cangiarono. Il vento calmossi; il mare era piano come un cristallo. Alcuni pescatori additarono un luogo dove le navi potevano spingersi fino a quaranta piedi dalla riva. E ciò fatto, in tre ore molte centinaia di cavalli sani e salvi furono condotti nuotando fino alla spiaggia.
      Era appena terminato lo sbarco allorchè il vento ricominciò a soffiare impetuoso da Ponente. L'inimico che veniva giù per la Manica era stato impedito dal medesimo mutamento di tempo, che aveva concesso a Guglielmo d'approdare. Per due giorni la flotta del Re rimase immobile per la bonaccia in vista a Beachy-Head. Infine Dartmouth potè muoversi. Passò l'isola di Wight, e da uno de' suoi vascelli scoprivansi le cime degli alberi della flotta olandese ancorata in Torbay.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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