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      Si avvide che l'asprezza con cui egli al regio cospetto aveva censurato lo intero sistema del governo, aveva mortalmente offeso il suo antico signore. Dall'altra parte, come zio delle Principesse, poteva sperare d'ingrandirsi e arricchire nel nuovo ordine di cose che già s'iniziava. La colonia inglese in Irlanda lo teneva come amico e patrono; ed ei pensava che assai parte della propria importanza riposava sulla fiducia e lo affetto di quella. A tali considerazioni cederono i principii da lui con tanta ostentazione per tutta la sua vita professati. Si recò dunque alle secrete stanze del Principe e gli appresentò il pericolo di lasciare il Re in libertà. I protestanti d'Irlanda essere in estremo periglio. Uno solo il mezzo ad assicurare loro la roba e la vita, tenere, cioè, Sua Maestà in istretta prigionia. Non essere prudente rinchiuderlo in uno de' castelli della Inghilterra: ma potersi mandarlo di là dal mare e chiuderlo nella fortezza di Breda finchè fossero pienamente ricomposte le cose delle Isole Britanniche. Se tanto ostaggio rimanesse nelle mani del Principe, Tyrconnel probabilmente porrebbe giù la spada del comando, e senza strepito la preponderanza inglese verrebbe ristabilita in Irlanda. Se dall'altro canto Giacomo fuggisse in Francia, e si mostrasse a Dublino accompagnato da un esercito straniero, ne nascerebbero gli effetti più disastrosi. Guglielmo riconobbe la gravità di cotesti ragionamenti: ma ciò non poteva farsi. Ei conosceva l'indole di sua moglie, e sapeva bene ch'ella non avrebbe mai consentito.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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