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      Il vecchio Maynard il quale, come giureconsulto, non aveva chi gli stesse a fronte, e che anche aveva somma pratica della tattica delle rivoluzioni, non ebbe cura di frenare il proprio sdegno contro una obiezione così puerile, fatta in un momento in cui la concordia e la prontezza erano della più alta importanza. "Noi staremo qui un secolo" disse egli "se rimarremo finchè Sir Roberto intenda come la cosa sia possibile." L'assemblea reputò la risposta degna del cavillo che l'avea provocata(1276).
      XXI. Le deliberazioni dell'adunanza furono comunicate al Principe; il quale annunziò che oramai cederebbe alla richiesta delle due Camere, e spedirebbe lettere di convocazione per ragunare una Convenzione degli Stati del Reame, e finchè non fosse ragunata, eserciterebbe egli il potere esecutivo(1277).
      Ei s'era accinto a non lieve impresa. Il Governo era onninamente sossopra. I Giudici di Pace avevano abbandonate le loro funzioni. Gli ufficiali della pubblica rendita avevano cessato di riscuotere le tasse. L'armata disciolta da Feversham era ancora in confusione e pronta ad ammutinarsi. La flotta non era in meno tristi condizioni. Gli ufficiali militari e civili della Corona erano creditori di grosse somme per paghe arretrate; e nello Scacchiere altro non era che quarantamila lire sterline. Il Principe con somma energia si pose a rifare l'ordine. Pubblicò un proclama che esortava tutti i magistrati a continuare ne' loro uffici, e un altro in cui ordinava la riscossione delle imposte(1278).


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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