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      Non senza difficoltà e lungo indugio il Sergente d'Armi potè farsi passare(1324).
      Finalmente incominciò la discussione. È giunta sino a noi una copiosa relazione de' discorsi d'ambe le parti. Pochi sono gli studiosi della storia i quali non abbiano svolta con ardente curiosità tale relazione e non l'abbiano gettata via disillusi. La questione tra le due Camere fu discussa da ambo le parti come questione di legge. Le obiezioni fatte da' Lordi alla deliberazione dei Comuni furono in materia di vocaboli e di punti tecnici, ed ebbero risposte della medesima sorta. Somers difese l'uso della parola abdicazione citando Grozio e Brissonio, Spigelio e Bartolo. Sfidato ad addurre qualche autorità per sostenere la proposizione che la Inghilterra poteva essere senza sovrano, ei produsse un documento parlamentare del 1399 in cui stabilivasi espressamente che il trono era rimasto vacante dalla abdicazione di Riccardo II fino all'inalzamento di Enrico IV. I Lordi risposero adducendo un documento parlamentare dell'anno primo d'Eduardo IV, dal quale appariva, che lo strumento del 1399 era stato solennemente annullato. Sostenevano quindi che lo esempio recato da Somers non poteva applicarsi(1325) al caso. Surse allora Treby in soccorso di Somers, e produsse il documento parlamentare dell'anno primo di Enrico VII, che revocava l'atto d'Eduardo IV, e per conseguenza ristabiliva la validità del documento del 1399. Dopo parecchie ore il colloquio fu sciolto(1326). I Lordi si congregarono nella sala loro.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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