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      In Napoli, predicò ad un'udienza tanto numerosa e con tanta persuasiva eloquenza, che raccolse, per l'elemosina destinata alla carità, la somma quasi incredibile di cinque mila scudi. (199).
      La fama del pio ed eloquente cappuccino, era così grande che le persone più rispettabili di Venezia fecero delle pratiche presso il cardinal Bembo, onde ottenere di averlo fra loro nella futura Quaresima. Il cardinale ne scrisse subito a Vittoria Colonna, marchesa di Pescara, molto potente sull'animo di Ochino, pregandola d'interporre i suoi officj presso di lui, affine di deciderlo per Venezia, dove tutti gli abitanti ardevano del desiderio di sentire da esso la parola di Dio (200). Ochino accettò l'invito, si portò a Venezia, e Bembo ha fatto, con la sua penna elegante, la descrizione della pompa, e della magnificenza, con la quale fu accolto. [131] In una lettera alla marchesa, datata da Venezia, li 23 febbrajo 1539, egli dice così: "Mando a Vostra Altezza i ristretti delle prediche, del nostro molto reverendo fra Bernardino, che ho sentite nella scorsa Quaresima, con un piacere, che non potrei abbastanza esprimere. Certamente io non ho mai sentito un predicatore più utile, e più santo di lui. Non sono più sorpreso, che tanto sia da Vostra Altezza stimato. Egli predica in modo diverso, e con sentimenti assai più cristiani di qualunque altro che io abbia mai visto su i pulpiti in mia vita; con la carità la più viva, con l'amore il più puro espone delle verità tanto sublimi quanto utili.


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Istoria del progresso e dell'estinzione della Riforma in Italia nel secolo sedicesimo
di Thomas MacCrie
Tipogr. Lavagnino Genova
1858 pagine 449

   





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