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      Ma il cardinale Pole lo tenne in grande soggezione, e gli proibì di dichiarare pubblicamente i suoi sentimenti, come aveva fatto con molti altri. È cosa orribile il pensare al danno, che ha recato Satana al risuscitato Vangelo, per opera di questo astuto Inglese, il quale pure riconosceva, o almeno protestava di conoscere, che noi siamo giustificati per la fede in Cristo solamente; e faticava con quelli, che risiedevano nella sua casa, fra i quali era Flaminio, per istillare questa dottrina nelle menti di molti. Per passare tanti altri sotto silenzio, è noto abbastanza che Giovanni Morell, ultimo ministro della Chiesa estera in Francfort sul Meno, uomo di gran pietà e dottrina, s'imbevve di queste massime in quella scuola, e fu da Pole tirato nella società di quei, che avevano gusto pel Vangelo e passavano per esser d'accordo con noi. Quanto mai si affaticava, e coll'influenza del suo carattere e colla sua riputazione, a persuadere gli altri di contentarsi di una segreta cognizione del vero, e non tenersi responsabile degli errori e degli abusi della Chiesa (308), facendo riflettere che noi dovremmo pur tollerarli ed anche acconsentirvi, nella speranza che Iddio, a tempo debito, ci accorderebbe una favorevole occasione per distruggerli! È inutile di dire, [201] che questa è una dottrina molto piacevole per coloro, che vorrebbero aver Cristo senza la croce. Se Lutero ed altri fedeli servi di Dio, per mezzo de' quali, ai giorni nostri, si è scoperta la verità, avessero scelto questo modo per nascondere e tollerare gli errori e gli abusi, come sarebbero stati estirpati?


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Istoria del progresso e dell'estinzione della Riforma in Italia nel secolo sedicesimo
di Thomas MacCrie
Tipogr. Lavagnino Genova
1858 pagine 449

   





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