Pagina (173/449)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Giunta a Roma la notizia di questo fatto, il papa, nel 1546, diresse al senato un breve assai pieno di calore, in cui dopo aver usato lusinghiere espressioni sul suo zelo per la religione, e [248] sulla fedeltà alla santa sede, ed avergli significato, che qualunque innovazione sul culto avrebbe nella repubblica destato delle turbolenze, e civili discordie (come era accaduto in altri stati), si lamentò altamente della condotta del podestà, e del capitano di Vicenza, i quali, invece di obbedire ai comandi loro reiteratamente dati, permettevano che le dottrine di Lutero fossero apertamente professate sotto gli occhi stessi de' loro maestri, e del concilio universale, in quel punto convocato a Trento, principalmente per estirpare quell'eresie. In conseguenza Sua Santità con fervore pregava il doge e i senatori d'ingiungere a quei magistrati di compensare, nel più breve spazio di tempo, la passata negligenza col dare ogni assistenza ai vicarj della diocesi nell'arrestare e punire gli eretici (379). Il senato condiscese alla dimanda, e diede ordini diretti a dissipare la chiesa protestante di Vicenza.(380)
      Nello stesso senso agì il senato pel resto de' suoi dominj. Nell'anno 1548 uscì un editto, in cui si ordinava, che tutti i libri contrarj alla fede cattolica [249] fossero consegnati dentro il termine di otto giorni, sotto pena, per i possessori, di essere processati come eretici, e si assegnava un premio ai delatori (381). Dopo questo editto ebbero luogo molte severe esecuzioni contro i protestanti di Venezia, e di tutti i territori della repubblica, "Qui (scrive Altieri) la persecuzione cresce ogni giorno.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria del progresso e dell'estinzione della Riforma in Italia nel secolo sedicesimo
di Thomas MacCrie
Tipogr. Lavagnino Genova
1858 pagine 449

   





Roma Vicenza Lutero Trento Sua Santità Vicenza Venezia Altieri