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      Il decreto fu letto, e le autorità municipali consentendovi, vi apposero le loro sottoscrizioni. Agli abitanti, ch'erano scissi di sentimento, fu accordato tempo a rispondere fino al giorno seguente. Alla mattina alcuni che si risolsero di aderire alla religione papista comparvero avanti ai deputati, e domandando perdono di qualunque mancanza, che avessero potuto commettere nella condotta passata, promisero intera obbedienza, e conformità alle leggi per l'avvenire. Dopo mezzogiorno i protestanti, due per due, marciando in ordine, uno accanto all'altro, seguiti dalle rispettivi mogli, e queste portando fra le braccia i loro bambini, e per la mano tenendo i figli già capaci di camminare, facendo precedere alla loro testa i più rispettabili per la condizione, entrarono nella sala del concilio, dove furono ricevuti con indecente disprezzo, invece di quel rispetto, e di quella simpatia che un tale spettacolo destava. Uno di loro dirigendosi ai deputati, in nome de' suoi fratelli disse; che, essendo gravemente accusati di aver abbracciato delle novità e delle opinioni pericolose, chiedevano umilmente permesso di dichiarare, che professavano quella fede, che viene prefigurata sotto il Vecchio Testamento, e più chiaramente rivelata da Cristo, e dai suoi apostoli; che, dopo aver esaminata la Scrittura, e paragonate le [277] traduzioni latine e italiane con le debite orazioni per essere illuminati, avevano abbracciato quella dottrina, che si conteneva sommariamente nel Credo degli apostoli, e rigettato tutte le umane tradizioni contrarie alla parola di Dio; che disapprovano il Novatianismo, e tutte le nuove opinioni, e avevano in abbominazione tutto ciò, che favoriva la licenza de' costumi, come avevano spesso protestato ai sette cantoni papisti, e ai quattro protestanti; che mettendosi in braccio alla provvidenza, erano preparati a soffrire qualunque cosa prima di suscitar discordia o cagionar guerra nella confederazione; che avevano sempre avuta a cuore la fedeltà verso i cantoni confederati ed erano pronti a versare il loro sangue, e dare tutti i loro tesori per difenderli; che confidavano nella generosità e misericordia de' signori dei sette cantoni, e li supplicavano, per le viscere di Gesù Cristo, di aver compassione di tanta gente, di tante deboli donne, di tanti teneri bambini, i quali tutti, se venissero espulsi dalla patria, si ridurebbero all'estrema miseria; ma che, qualunque fosse per essere la risoluzione riguardo a questo, pregavano che si praticassero tutte le investigazioni le più scrupolose, per iscoprire se avevano, quei delitti commesso che ledevano l'onore e il nome della loro religione, dei quali erano stati imputati, e che se venissero trovati colpevoli fossero stati con la maggior severità puniti.


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Istoria del progresso e dell'estinzione della Riforma in Italia nel secolo sedicesimo
di Thomas MacCrie
Tipogr. Lavagnino Genova
1858 pagine 449

   





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