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      I figli di Curio, tanto maschi, che femmine, si distinsero pel loro ingegno e dottrina; e fra i suoi discendenti si contano alcuni dei personaggi i più celebri della Chiesa protestante(662).
      Nel prender congedo da Curio, mi rammento della sua amabile, e compita amica Olimpia Morata. Allorquando essa, e suo marito si ritirarono in Germania [444] furono molto cortesemente accolti da Giorgio Hermann, uomo illuminato, consigliere di Ferdinando re de' Romani, per la cui influenza fu loro offerto un posto assai vantaggioso nei domini austriaci; che essi non poterono accettare a causa della religione che professavano. In Schweinfurt, città imperiale, Olimpia riassunse i suoi studi favoriti; ma le muse furono presto disturbate dalla tromba di guerra. Siccome l'irrequieto Alberto, marchese di Brandenburg, aveva mandato delle forze dentro Schweinfurt, la città fu assediata dai principi della Germania. Durante l'assedio, che fu lungo, e vigoroso (663), Olimpia si vide confinata in una angusta cantina, e quando la città fu presa, essa si salvò con gran difficoltà, dalla furia de' soldati, prese la fuga, e giunse al villaggio di Hamelburg in uno stato di vero esaurimento. "Se mi aveste veduta (scrive a Curio) coi piedi scalzi, lordi di sangue; scarmigliate le chiome, lacere, e maladdate le vesti, voi mi avreste presa per la regina degli accattoni"(664). In quel trambusto perirono interamente i suoi manoscritti, e la sua libreria. Nelle sue calamità le furono usati molti riguardi dai conti di Erbach.


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Istoria del progresso e dell'estinzione della Riforma in Italia nel secolo sedicesimo
di Thomas MacCrie
Tipogr. Lavagnino Genova
1858 pagine 449

   





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