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      Iliacos intra muros peccatur et extra.
     
      Un uomo probo farà attenzione a ciò che asserisce riguardo a un altro, per timore di far circolare un rapporto mal fondato; dico questo perchè voi mi parlate di Bucer in guisa che sembrate tenerne proposito [478] per relazione di qualche genio malefico, e non per cognizione vostra propria. Io ho avuto molti ragguagli e di lui, e dell'affare per cui desiderate di mettermelo in disistima. Molte lettere celebrano la pietà, e la dottrina di Bucer; e tutti sanno quanto zelo abbia egli impiegato in guarir le piaghe della Chiesa. Sono stato assicurato, ch'egli è di carattere dolce, e punto pertinace, contenzioso, o severo, tuttochè fermo nella causa della verità, a segno di non desister mai dal difenderla col sacrifizio, se fa d'uopo, di qualunque dignità o fortuna, e a prezzo della stessa vita. Ma, come ho già detto, noi non dobbiamo giudicare le persone, ma le cose. Ecco risposto alla vostra lettera: forse sono stato meno accurato, e meno di vostro genio di quello, che vi aspettavate. Spero però che prenderete tutto in buona parte, e nulla v'impedirà dal protrarre la discussione, se lo stimerete conveniente, e dal continuare a ripetere le vostre istruzioni e i vostri consigli, giacchè nelle placide discussioni di veri amici, quantunque siavi discrepanza di opinione, spesso la verità elice, e contro l'aspettazione comune sorge fuori da una semplice contesa, come il fuoco dalla collisione delle pietre focaie. Addio. [479]
     
     
     
      N°. VILettera di Olimpia Morata


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Istoria del progresso e dell'estinzione della Riforma in Italia nel secolo sedicesimo
di Thomas MacCrie
Tipogr. Lavagnino Genova
1858 pagine 449

   





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