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      Ma io ho fatto troppa grande digressione, e forse sono uscito del proposito mio; pure lo ho fatto per rispondervi e dimostrarvi che non si può fare fondamento in altre armi che nelle proprie, e l'armi proprie non si possono ordinare altrimenti che per via d'una ordinanza, ne' per altre vie introdurre forme di eserciti in alcuno luogo né per altro modo ordinare una disciplina militare. Se voi avete letto gli ordini che quelli primi re fecero in Roma e massimamente Servio Tullo, troverrete che l'ordine delle classi non è altro che una ordinanza per potere di subito mettere insieme uno esercito per difesa di quella città. Ma torniamo al nostro deletto. Dico di nuovo che, avendo ad instaurare un ordine vecchio, io gli prenderei diciassette; avendo a crearne uno nuovo, io gli prenderei d'ogni età tra' diciassette e quaranta, per potermene valere subito.
      COSIMO Faresti voi differenza di quale arte voi gli scegliessi?
      FABRIZIO Questi scrittori la fanno, perché non vogliono che si prendano uccellatori, pescatori, cuochi, ruffiani e qualunque fa arte di sollazzo; ma vogliono che si tolgano, oltre a' lavoratori di terra, fabbri, maniscalchi, legnaiuoli, beccai, cacciatori, e simili. Ma io ne farei poca differenza, quanto al conietturare dall'arte la bontà dell'uomo; ma sì bene, quanto al poterlo con più utilità usare. E per questa cagione i contadini che sono usi a lavorare la terra, sono più utili che niuno; perché di tutte l'arti questa negli eserciti si adopera più che l'altre. Dopo questa sono i fabbri, legnaiuoli, maniscalchi, scarpellini; de' quali è utile avere assai, perché torna bene la loro arte in molte cose, sendo cosa molto buona avere uno soldato del quale tu tragga doppio servigio.


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Dell'arte della guerra
di Niccolò Machiavelli
pagine 221

   





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