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      COSIMO Da che si conoscono quelli che sono o non sono sufficienti a militare?
      FABRIZIO Io voglio parlare del modo dello eleggere una ordinanza nuova per farne di poi uno esercito; perché parte si viene ancora a ragionare della elezione che si facesse ad instaurazione d'una ordinanza vecchia. Dico, pertanto, che la bontà d'uno che tu hai ad eleggere per soldato, si conosce o per esperienza, mediante qualche sua egregia opera, o per coniettura. La pruova di virtù non si può trovare negli uomini che si eleggono di nuovo e che mai più non sono stati eletti; e di questi se ne truova o pochi o niuno nell'ordinanze che di nuovo s'ordinano. È necessario pertanto, mancando questa esperienza, ricorrere alla coniettura; la quale si trae dagli anni, dall'arte e dalla presenza. Di quelle due prime si è ragionato; resta parlare della terza; e però dico come alcuni hanno voluto che il soldato sia grande, tra i quali fu Pirro; alcuni altri gli hanno eletti dalla gagliardia solo del corpo, come faceva Cesare; la quale gagliardia di corpo e d'animo si coniettura dalla composizione delle membra e dalla grazia dell'aspetto. E però dicono questi che ne scrivono, che vuole avere gli occhi vivi e lieti, il collo nervoso, il petto largo, le braccia musculose, le dita lunghe, poco ventre, i fianchi rotundi, le gambe e il piede asciutto; le quali parti sogliono sempre rendere l'uomo agile e forte, che sono due cose che in uno soldato si cercano sopra tutte l'altre. Debbesi sopratutto riguardare a' costumi, e che in lui sia onestà e vergogna, altrimenti si elegge uno instrumento di scandolo e uno principio di corruzione; perché non sia alcuno che creda che nella educazione disonesta e nello animo brutto possa capere alcuna virtù che sia in alcuna parte lodevole.


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Dell'arte della guerra
di Niccolò Machiavelli
pagine 221

   





Pirro Cesare