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      Non mi pare superfluo, anzi credo che sia necessario, perché voi intendiate meglio la importanza di questo deletto, dirvi il modo che i consoli romani nel principio del magistrato loro osservavono nello eleggere le romane legioni; nel quale deletto, per essere mescolati quegli si avevono ad eleggere, rispetto alle continue guerre, d'uomini veterani e nuovi, potevano procedere con la esperienza ne' vecchi e con la coniettura ne' nuovi. E debbesi notare questo: che questi deletti si fanno, o per usargli allora, o per esercitargli allora ed usargli a tempo. Io ho parlato e parlerò di tutto quello che si ordina per usarlo a tempo, perché la intenzione mia è mostrarvi come si possa ordinare uno esercito ne' paesi dove non fusse milizia, ne' quali paesi non si può avere deletti per usargli allora; ma in quegli donde sia costume trarre eserciti, e per via del principe, si può bene avergli per allora, come si osservava a Roma e come si osserva oggi tra i Svizzeri. Perché in questi deletti, se vi sono de' nuovi, vi sono ancora tanti degli altri consueti a stare negli ordini militari, che, mescolati i nuovi ed i vecchi insieme, fanno uno corpo unito e buono; nonostante che gli imperadori, poi che cominciarono a tenere le stazioni de' soldati ferme, avevano preposto sopra i militi novelli, i quali chiamavano Tironi, uno maestro ad esercitargli, come si vede nella vita di Massimino imperadore. La quale cosa, mentre che Roma fu libera, non negli eserciti, ma dentro nella città era ordinato; ed essendo in quella consueti gli esercizi militari dove i giovanetti si esercitavano, ne nasceva che, sendo scelti poi per ire in guerra, erano assuefatti in modo nella finta milizia, che potevano facilmente adoperarsi nella vera.


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Dell'arte della guerra
di Niccolò Machiavelli
pagine 221

   





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