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      Le quali permute quanto sieno utili a quegli che le hanno usate, e dannose a chi non le ha osservate, si conosce per lo esempio del regno degli Assiri e dello imperio de' Romani; dove si vede che quel regno durò mille anni sanza tumulto e sanza alcuna guerra civile; il che non procedé da altro che dalle permute che facevono da luogo a luogo ogni anno quegli capitani i quali erano preposti alla cura degli eserciti. Né per altra cagione nello imperio romano, spento che fu il sangue di Cesare, vi nacquero tante guerre civili tra' capitani degli eserciti e tante congiure da' predetti capitani contro agli imperadori, se non per tenere continuamente fermi quegli capitani ne' medesimi governi. E se in alcuni di quegli primi imperadori e di quegli poi i quali tennono l'imperio con reputazione, come Adriano, Marco, Severo e simili, fusse stato tanto vedere, che gli avessono introdotto questo costume di permutare i capitani in quello imperio, sanza dubbio lo facevono più quieto e più durabile; perché i capitani arebbero avuta minore occasione di tumultuare, gl'imperadori minore cagione di temere, e il senato, ne' mancamenti delle successioni, arebbe avuto nella elezione dello imperadore più autorità, e per conseguente sarebbe stata migliore. Ma le cattive consuetudini, o per la ignoranza o per la poca diligenza degli uomini, né per i malvagi né per i buoni esempli si possono levare via.
      COSIMO Io non so se col mio domandare io v'ho quasi che tratto fuora dell'ordine vostro, perché dal deletto noi siamo entrati in uno altro ragionamento; e se io non me ne fussi poco fa scusato, crederrei meritarne qualche riprensione.


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Dell'arte della guerra
di Niccolò Machiavelli
pagine 221

   





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