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      Donde chi considera il vantaggio e il disavvantaggio dell'uno e dell'altro, vedrà come il disarmato non vi arà rimedio veruno; e il vincere la prima punga e passare le prime punte delle picche non è molta difficultà, sendo bene armato chi le combatte; perché le battaglie vanno (come voi intenderete meglio, quando io vi arò dimostro com'elle si mettono insieme) e, andando, di necessità si accostano in modo l'una all'altra, ch'elle si pigliano per il petto; e se dalle picche ne è alcuno morto o gittato per terra, quegli che rimangono in piè sono tanti che bastano alla vittoria. Di qui nacque che il Carmignuola vinse con tanta strage de' Svizzeri e con poca perdita de' suoi.
      COSIMO Considerate che quegli del Carmignuola furono uomini d'arme, i quali, benché fussero a piè, erano coperti tutti di ferro, e però poterono fare la pruova che fecero; sì che io mi penso che bisognasse armare una fanteria come loro, volendo fare la medesima pruova.
      FABRIZIO Se voi vi ricordassi come io dissi che i Romani armavano, voi non penseresti a cotesto, perché uno fante che abbia il capo coperto dal ferro, il petto difeso dalla corazza e dallo scudo, le gambe e le braccia armate, è molto più atto a difendersi dalle picche ed entrare tra loro, che non è uno uomo d'arme a piè. Io ne voglio dare un poco di esemplo moderno. Erano scese di Sicilia nel regno di Napoli fanterie spagnuole, per andare a trovare Consalvo, che era assediato in Barletta da' Franzesi. Fecesi loro incontro monsignore d'Ubignì con le sue genti d'arme e con circa quattromila fanti tedeschi.


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Dell'arte della guerra
di Niccolò Machiavelli
pagine 221

   





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