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      Se alcuno si truova inferiore di cavagli, può, oltre a' modi detti, porre dietro a' suoi cavagli una battaglia di picche, e, nel combattere, ordinare che dieno la via alle picche; e rimarrà sempre superiore. Molti hanno consueto di avvezzare alcuni fanti leggiermente armati a combattere tra' cavagli; il che è stato alla cavalleria di aiuto grandissimo. Di tutti coloro che hanno ordinati eserciti alla giornata, sono i più lodati Annibale e Scipione quando combatterono in Affrica, e perché Annibale aveva l'esercito suo composto di Cartaginesi e di ausiliarii di varie generazioni, pose nella prima fronte ottanta liofanti; di poi collocò gli ausiliarii, dopo a' quali pose i suoi Cartaginesi; nell'ultimo luogo messe gli Italiani, ne' quali confidava poco. Le quali cose ordinò così, perché gli ausiliarii, avendo innanzi il nimico e di dietro sendo chiusi da' suoi, non potessono fuggire; di modo che, sendo necessitati al combattere, vincessero o straccassero i Romani, pensando poi, con la sua gente fresca e virtuosa facilmente i Romani già stracchi superare. All'incontro di questo ordine, Scipione collocò gli astati, i principi e i triarii nel modo consueto da potere ricevere l'uno l'altro e sovvenire l'uno all'altro. Fece la fronte dello esercito piena di intervalli; e perch'ella non transparesse, anzi paresse unita, li riempié di veliti; a' quali comandò che, tosto ch'e' liofanti venivano, cedessero, e, per li spazi ordinarii, entrassono tra le legioni e lasciassero la via aperta a' liofanti; e così venne a rendere vano l'impeto di quegli, tanto che, venuto all


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Dell'arte della guerra
di Niccolò Machiavelli
pagine 221

   





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