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      Ed è da notare il nuovo modo che tenne Silla contro a costui in ordinare lo esercito; perché misse i veliti e i cavagli dietro e tutti gli armati gravi davanti, lasciando assai intervalli da potere mandare innanzi quegli di dietro quando la necessità lo richiedesse; donde, appiccata la zuffa, con lo aiuto de' cavagli a' quali dette la via, ebbe la vittoria. A volere turbare nella zuffa l'esercito nimico, conviene fare nascere qualche cosa che lo sbigottisca, o con annunziare nuovi aiuti che vengano, o col dimostrare cose che gli rappresentino; talmente che i nimici, ingannati da quello aspetto, sbigottiscono e, sbigottiti, si possano facilmente vincere. I quali modi tennono Minuzio Ruffo e Acilio Glabrione consoli romani. Caio Sulpizio ancora misse assai saccomanni sopra muli e altri animali alla guerra inutili, ma in modo ordinati che rappresentavano gente d'arme, e comandò ch'eglino apparissono sopra uno colle, mentre ch'egli era alle mani con i Franzesi; donde ne nacque la sua vittoria. Il medesimo fece Mario quando combatté contro a' Tedeschi. Valendo, adunque, assai gli assalti finti mentre che la zuffa dura, conviene che molto più giovino i veri, massimamente se allo improvviso nel mezzo della zuffa si potesse di dietro o da lato assaltare il nimico. Il che difficilmente si può fare se il paese non ti aiuta; perché, quando egli è aperto, non si può celare parte delle tue genti come conviene fare in simili imprese; ma ne' luoghi silvosi o montuosi, e per questo atti agli agguati, si può bene nascondere parte delle tue genti, per potere, in uno subito e fuora di sua opinione assaltare il nimico; la quale cosa sempre sarà cagione di darti la vittoria.


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Dell'arte della guerra
di Niccolò Machiavelli
pagine 221

   





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