Pagina (155/221)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
      LIBRO SESTO
     
      ZANOBI Io credo che sia bene, poiché si debbe mutare ragionamento, che Batista pigli l'ufficio suo e io deponga il mio; e verreno in questo caso ad imitare i buoni capitani, secondo che io intesi già qui dal signore; i quali pongono i migliori soldati dinanzi e di dietro all'esercito, parendo loro necessario avere davanti chi gagliardamente appicchi la zuffa e chi, di dietro, gagliardamente la sostenga. Cosimo, pertanto, cominciò questo ragionamento prudentemente, e Batista prudentemente lo finirà. Luigi ed io l'abbiamo in questi mezzi intrattenuto. E come ciascuno di noi ha presa la parte sua volentieri, così non credo che Batista sia per ricusarla.
      BATISTA Io mi sono lasciato governare infino a qui; così sono per lasciarmi per lo avvenire. Pertanto, signore, siate contento di seguitare i ragionamenti vostri e, se noi v'interrompiamo con queste pratiche, abbiateci per escusati.
      FABRIZIO Voi mi fate, come già vi dissi, cosa gratissima; perché questo vostro interrompermi non mi toglie fantasia, anzi me la rinfresca. Ma, volendo seguitare la materia nostra, dico come ormai è tempo che noi alloggiamo questo nostro esercito; perché voi sapete che ogni cosa disidera il riposo, e sicuro, perché riposarsi, e non si riposare sicuramente, non è riposo perfetto. Dubito bene che da voi non si fusse disiderato che io l'avessi prima alloggiato, di poi fatto camminare e, in ultimo, combattere; e noi abbiamo fatto al contrario. A che ci ha indotto la necessità, perché, volendo mostrare, camminando, come uno esercito si riduceva dalla forma del camminare a quella dell'azzuffarsi, era necessario avere prima mostro come si ordinava alla zuffa.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Dell'arte della guerra
di Niccolò Machiavelli
pagine 221

   





Batista Batista Batista