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      Ma, tornando alla materia nostra, dico che, a volere che lo alloggiamento sia sicuro, conviene che sia forte e ordinato. Ordinato lo fa la industria del capitano, forte lo fa o il sito o l'arte. I Greci cercavano de' siti forti, e non si sarebbero mai posti dove non fusse stata o grotta o ripa di fiume o moltitudine di arbori, o altro naturale riparo che gli difendesse. Ma i Romani non tanto alloggiavano sicuri dal sito quanto dall'arte; né mai sarebbero alloggiati ne' luoghi dove eglino non avessero potuto, secondo la disciplina loro, distendere tutte le loro genti. Di qui nasceva che i Romani potevano tenere una forma d'alloggiamento, perché volevano che il sito ubbidisse a loro, non loro al sito. Il che non potevano osservare i Greci, perché, ubbidendo al sito e variando i siti di forma, conveniva che ancora eglino variassero il modo dello alloggiare e la forma degli loro alloggiamenti. I Romani adunque, dove il sito mancava di fortezza, supplivano con l'arte e con la industria. E perché io, in questa mia narrazione, ho voluto che si imitino i Romani, non mi partirò nel modo dello alloggiare da quegli, non osservando però al tutto gli ordini loro, ma prendendone quella parte quale mi pare che a' presenti tempi si confaccia. Io vi ho detto più volte come i Romani avevano, negli loro eserciti consolari, due legioni d'uomini romani, i quali erano circa undicimila fanti e seicento cavagli; e di più avevano altri undicimila fanti di gente mandata dagli amici in loro aiuto: né mai negli loro eserciti avevano più soldati forestieri che romani, eccetto che di cavagli, i quali non si curavano passassero il numero delle legioni loro; e, come in tutte l'azioni loro, mettevano le legioni in mezzo e, gli ausiliari da lato.


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Dell'arte della guerra
di Niccolò Machiavelli
pagine 221

   





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