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      Mennone Rodio, volendo trarre de' luoghi forti l'esercito nimico mandò uno, sotto colore di fuggitivo, il quale affermava come il suo esercito era in discordia e che la maggior parte di quello si partiva; e per dare fede alla cosa, fece fare in pruova certi tumulti tra gli alloggiamenti, donde che il nimico pensando di poterlo rompere, assaltandolo, fu rotto. Debbesi, oltre alle cose dette, avere riguardo di non condurre il nimico in ultima disperazione; a che ebbe riguardo Cesare combattendo co' Tedeschi; il quale aperse loro la via, veggendo come, non si potendo fuggire, la necessità gli faceva gagliardi; e volle più tosto la fatica di seguirgli quando essi fuggivano, che il pericolo di vincergli, quando si difendevano. Lucullo, veggendo come alcuni cavagli di Macedonia ch'erano seco, se ne andavano dalla parte nimica, subito fe' sonare a battaglia e comandò che l'altre genti li seguissono; donde i nimici, credendosi che Lucullo volesse appiccare la zuffa, andarono a urtare i Macedoni con tale impeto, che quegli furono costretti difendersi; e così diventarono contra a loro voglia di fuggitivi combattitori. Importa ancora il sapersi assicurare d'una terra, quando tu dubiti della sua fede, vinta che tu hai la giornata o prima, il che t'insegneranno alcuni esempli antichi. Pompeo, dubitando de' Catinensi li pregò che fussero contenti accettare alcuni infermi ch'egli aveva nel suo esercito; mandato, sotto abito di infermi, uomini robustissimi, occupò la terra. Publio Valerio, temendo della fede degli Epidauri, fece venire, come noi diremmo, un perdono a una chiesa fuora della terra, e, quando tutto il popolo era ito per la perdonanza, serrò le porte e di poi non ricevé dentro se non quegli di chi egli confidava.


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Dell'arte della guerra
di Niccolò Machiavelli
pagine 221

   





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