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      È adunque savio partito lasciare stare questi bastioni di fuora e fortificare l'entrate delle terre e coprire le porte di quelle con rivellini, in modo che non si entri o esca della porta per linea retta, e dal rivellino alla porta sia uno fosso con uno ponte. Affortificansi ancora le porte con le saracinesche, per potere mettere dentro i suoi uomini quando sono usciti fuora a combattere e occorrendo che i nimici gli caccino, ovviare che alla mescolata non entrino dentro con loro. E però sono trovate queste, le quali gli antichi chiamano cateratte, le quali, calandosi, escludono i nimici e salvono gli amici; perché in tale caso altri non si può valere né de' ponti né della porta, sendo l'uno e l'altra occupata dalla calca.
      BATISTA Io ho vedute queste saracinesche che voi dite, fatte nella Magna di travette in forma d'una graticola di ferro, e queste nostre sono fatte di panconi tutte massicce. Disidererei intendere donde nasca questa differenza e quali sieno più gagliarde.
      FABRIZIO Io vi dico di nuovo che i modi e ordini della guerra in tutto il mondo, rispetto a quegli degli antichi, sono spenti; ma in Italia sono al tutto perduti; e se ci è cosa un poco più gagliarda, nasce dallo esemplo degli oltramontani. Voi potete avere inteso, e quest'altri se ne possono ricordare, con quanta debolezza si edificava innanzi che il re Carlo di Francia nel mille quattrocento novantaquattro passasse in Italia. I merli si facevano sottili un mezzo braccio, le balestriere e le bombardiere si facevano con poca apertura di fuora e con assai dentro, e con molti altri difetti che, per non essere tedioso, lascerò; perché da' merli sottili facilmente si lievano le difese, e le bombardiere edificate in quel modo facilmente si aprono.


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Dell'arte della guerra
di Niccolò Machiavelli
pagine 221

   





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