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      Però mi è parso cosa degna di considerazione, vedere se in Roma si poteva ordinare uno stato che togliesse via dette controversie. Ed a volere esaminare questo, è necessario ricorrere a quelle republiche le quali sanza tante inimicizie e tumulti sono state lungamente libere, e vedere quale stato era in loro, e se si poteva introdurre in Roma. In esemplo tra gli antichi ci è Sparta, tra i moderni Vinegia, state da me di sopra nominate. Sparta fece uno Re, con uno piccolo Senato, che la governasse; Vinegia non ha diviso il governo con i nomi, ma, sotto una appellagione, tutti quelli che possono avere amministrazione si chiamano Gentiluomini. Il quale modo lo dette il caso, più che la prudenza di chi dette loro le leggi: perché, sendosi ridotti in su quegli scogli dove è ora quella città, per le cagioni dette di sopra, molti abitatori, come furano cresciuti in tanto numero, che, a volere vivere insieme, bisognasse loro far leggi, ordinarono una forma di governo; e convenendo spesso insieme ne' consigli, a diliberare della città, quando parve loro essere tanti che fossero a sufficienza a uno vivere politico, chiusero la via a tutti quelli altri che vi venissono ad abitare di nuovo, di potere convenire ne' loro governi; e, col tempo, trovandosi in quello luogo assai abitatori fuori del governo, per dare riputazione a quelli che governavano, gli chiamarono Gentiluomini, e gli altri Popolani. Potette questo modo nascere e mantenersi senza tumulto, perché, quando e' nacque, qualunque allora abitava in Vinegia fu fatto del governo, di modo che nessuno si poteva dolere; quelli che dipoi vi vennero ad abitare, trovando lo stato fermo e terminato, non avevano cagione né commodità di fare tumulto.


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Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio
di Niccolò Machiavelli
pagine 427

   





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