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      Quanto al primo, ce n'è lo esemplo appunto. Clearco, tiranno di Eraclea, sendo in esilio, occorse che, per controversia venuta intra il popolo e gli ottimati di Eraclea, che, veggendosi gli ottimati inferiori, si volsono a favorire Clearco e congiuratisi seco lo missono, contro alla disposizione popolare, in Eraclea e tolsono la libertà al popolo. In modo che, trovandosi Clearco intra la insolenzia degli ottimati, i quali non poteva in alcuno modo né contentare né correggere, e la rabbia de' popolari, che non potevano sopportare lo avere perduta la libertà, diliberò a un tratto liberarsi dal fastidio de' grandi, e guadagnarsi il popolo. E presa, sopr'a questo, conveniente occasione, tagliò a pezzi tutti gli ottimati, con una estrema sodisfazione de' popolari. E così egli per questa via sodisfece a una delle voglie che hanno i popoli, cioè di vendicarsi. Ma quanto all'altro popolare desiderio, di riavere la sua libertà, non potendo il principe sodisfargli, debbe esaminare quali cagioni sono quelle che gli fanno desiderare d'essere liberi; e troverrà che una piccola parte di loro desidera di essere libera per comandare; ma tutti gli altri, che sono infiniti, desiderano la libertà per vivere sicuri. Perché in tutte le republiche, in qualunque modo ordinate, ai gradi del comandare non aggiungono mai quaranta o cinquanta cittadini: e perché questo è piccolo numero, è facil cosa assicurarsene, o con levargli via, o con fare loro parte di tanti onori, che, secondo le condizioni loro, e' si abbino in buona parte a contentare.


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Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio
di Niccolò Machiavelli
pagine 427

   





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