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      Donde si può conietturare quanta bontà e quanta religione sia ancora in quegli uomini. E debbesi stimare che ciascuno paghi la vera somma: perché, quando la non si pagasse, non gitterebbe quella imposizione quella quantità che loro disegnassero secondo le antiche che fossino usitate riscuotersi, e non gittando, si conoscerebbe la fraude: e conoscendo si arebbe preso altro modo che questo. La quale bontà è tanto più da ammirare in questi tempi, quanto ella è più rada: anzi si vede essere rimasa solo in quella provincia.
      Il che nasce da dua cose: l'una, non avere avute conversazioni grandi con i vicini; perché né quelli sono iti a casa loro, né essi sono iti a casa altrui, perché sono stati contenti di quelli beni, vivere di quelli cibi, vestire di quelle lane, che dà il paese; d'onde è stata tolta via la cagione d'ogni conversazione, ed il principio d'ogni corruttela; perché non hanno possuto pigliare i costumi, né franciosi, né spagnuoli, né italiani; le quali nazioni tutte insieme sono la corruttela del mondo. L'altra cagione è, che quelle republiche dove si è mantenuto il vivere politico ed incorrotto, non sopportono che alcuno loro cittadino né sia né viva a uso di gentiluomo: anzi mantengono intra loro una pari equalità, ed a quelli signori e gentiluomini, che sono in quella provincia, sono inimicissimi; e se per caso alcuni pervengono loro nelle mani, come principii di corruttele e cagione d'ogni scandolo, gli ammazzono. E per chiarire questo nome di gentiluomini quale e' sia, dico che gentiluomini sono chiamati quelli che oziosi vivono delle rendite delle loro possessioni abbondantemente, sanza avere cura alcuna o di coltivazione o di altra necessaria fatica a vivere.


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Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio
di Niccolò Machiavelli
pagine 427