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      La quale vinta, i nimici, perché non fosse guasto loro il contado affatto venivano alle condizioni ed i Romani gli condannavano in terreni: i quali terreni gli convertivano in privati commodi o gli consegnavano ad una colonia; la quale posta in su le frontiere di coloro veniva ad essere guardia de' confini romani, con utile di essi coloni, che avevano quegli campi, e con utile del publico di Roma, che sanza spesa teneva quella guardia. Né poteva questo modo essere più sicuro, o più forte, o più utile: perché mentre che i nimici non erano in su i campi, quella guardia bastava: come e' fossono usciti fuori grossi per opprimere quella colonia, ancora i Romani uscivano fuori grossi, e venivano a giornata con quegli, e fatta e vinta la giornata, imponendo loro più grave condizione, si tornavano in casa. Così venivano ad acquistare di mano in mano riputazione sopra di loro, e forze in sé medesimi. E questo modo vennono tenendo infino che mutarono modo di procedere in guerra: il che fu dopo la ossidione de' Veienti; dove, per potere fare guerra lungamente, gli ordinarono di pagare i soldati, che prima, per non essere necessario, essendo le guerre brevi, non gli pagavano. E benché i Romani dessino il soldo, e che per virtù di questo ei potessono fare le guerre più lunghe, e per farle più discosto la necessità gli tenesse più in su' campi; nondimeno non variarono mai dal primo ordine di finirle presto, secondo il luogo ed il tempo; né variarono mai dal mandare le colonie. Perché nel primo ordine gli tenne, circa il fare le guerre brevi oltra a il loro naturale uso, l'ambizione de' Consoli; i quali avendo a stare uno anno e di quello anno sei mesi alle stanze, volevano finire la guerra per trionfare.


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Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio
di Niccolò Machiavelli
pagine 427

   





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