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      Ed arrivato costui, e volendo Spendio e Mato obligare tutti quelli soldati a non sperare di avere mai più pace con i Cartaginesi e per questo obligarli alla guerra; persuasono loro, ch'egli era meglio ammazzare costui, con tutti i cittadini cartaginesi, quali erano appresso loro prigioni. Donde, non solamente gli ammazzarono, ma con mille supplicii in prima gli straziorono; aggiugnendo a questa sceleratezza uno editto che tutti i Cartaginesi, che per lo avvenire si pigliassono, si dovessono in simile modo uccidere. La quale diliberazione ed esecuzione fece quello esercito crudele ed ostinato contro ai Cartaginesi.
     
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      Egli è necessario,
      a volere vincere una giornata,
      fare lo esercito confidente
      ed infra loro e con il capitano.
     
     
      A volere che uno esercito vinca la giornata, è necessario farlo confidente, in modo che creda dovere in ogni modo vincere. Le cose che lo fanno confidente sono: che sia armato ed ordinato bene; conoschinsi l'uno l'altro. Né può nascere questa confidenza o questo ordine, se non in quelli soldati che sono nati e vissuti insieme. Conviene che il capitano sia stimato di qualità che confidino nella prudenza sua: e sempre confideranno, quando lo vegghino ordinato, sollecito ed animoso, e che tenga bene e con riputazione la maestà del grado suo: e sempre la manterrà, quando gli punisca degli errori, e non gli affatichi invano; osservi loro le promesse; mostri facile la via del vincere; quelle cose che discosto potessino mostrare i pericoli, le nasconda o le alleggerisca.


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Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio
di Niccolò Machiavelli
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