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      Ma donde si derivasse il nome di Florenzia, ci sono varie opinioni: alcuni vogliono si chiamasse da Florino, uno de' capi della colonia; alcuni non Florenzia, ma Fluenzia vogliono che la fusse nel principio detta, per essere posta propinqua al fluente d'Arno; e ne adducono testimone Plinio, che dice: - i Fluentini sono propinqui ad Arno fluente -. La qual cosa potrebbe essere falsa, perché Plinio nel testo suo dimostra dove i Fiorentini erano posti, non come si chiamavano; e quello vocabolo "Fluentini" conviene che sia corrotto, perché Frontino e Cornelio Tacito, che scrissono quasi che ne' tempi di Plinio, gli chiamono Florenzia e Florentini; perché di già ne' tempi di Tiberio secondo il costume delle altre città di Italia si governavano, e Cornelio referisce essere venuti oratori Florentini allo Imperadore, a pregare che l'acque delle Chiane non fussero sopra il paese loro sboccate; né è ragionevole che quella città, in un medesimo tempo, avesse duoi nomi. Credo per tanto che sempre fusse chiamata Florenzia, per qualunque cagione così si nominasse; e così, da qualunque cagione si avesse la origine, la nacque sotto lo Imperio romano, e ne' tempi de' primi imperadori cominciò dagli scrittori ad essere ricordata. E quando quello Imperio fu da' barbari afflitto fu ancora Florenzia da Totila re degli Ostrogoti disfatta, e dopo 250 anni, di poi, da Carlo Magno riedificata. Dal qual tempo infino agli anni di Cristo 1215 visse sotto quella fortuna che vivevano quelli che comandavano ad Italia.


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Istorie fiorentine
di Niccolò Machiavelli
pagine 526

   





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