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      Vi sono poi i regali che si fanno alle figlie d'onore, e gli straordinari quando si maritano, benché in questo non ci sia altra regola che del proprio genio e della propria generosità.
      E a questo proposito dirò che l'uso di questi regali alle figlie d'onore, soliti a farsi tanto dal re quanto dalla regina, sono introdotti per supplire alla tenuità degli assegnamenti ch'elle hanno dalla casa del re, che consistono nella tavola, nelle stanze e in dieci lire sterline l'anno, con obbligo di vestirsi del loro. Niuna però in quella corte è così goffa che non sappia procacciarsi degli alimenti e straordinari, e le governanti, la cui paga è di quaranta lire sterline l'anno, sono assai discrete per lasciarli godere i frutti della loro industria. Avanti d'uscire di questo proposito dirò che alla corte d'Inghilterra non è l'istesso figlia e dama di onore (anco lasciando da parte la prima dama d'onore): poiché le figlie hanno da esser fanciulle o almeno non maritate, e queste non solo non possono entrare in camera della regina, ma di rigore (il che una volta si praticava; benché nell'inclinazione del re, abilitandone or una or un'altra, abbiano messo generalmente la cosa in abuso) non doverebbero entrare nemmeno nel gabinetto o camera di parata, ma stare in quella di presenza, che noi diremo del baldacchino. Le dame d'onore entrano in camera, e queste sono delle principali della corte e del Regno, che non cavano da tal titolo altro che l'onorevolezza.
      Tornando adesso all'appannaggio della regina, parrebbe che ella avesse d'avere in avanzo un grandissimo danaro, non delettandosi di nulla e nulla spendendo d'attorno alla sua persona.


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Relazioni di viaggio in Inghilterra Francia e Svezia
di Lorenzo Magalotti
pagine 427

   





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