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      Sotto il duca si trovò anco alla prima battaglia di quest'ultime guerre, dove fu il duca di York in persona. Ma l'origine delle sue disgrazie fu l'impresa commessali della presa dei vascelli della compagnia orientale d'Olanda, in cui diede occasione di creder esser stato corrotto con grandissimo tesoro dagli Olandesi. Il fatto passò così. Era egli uscito verso il nort per incontrar la loro flotta dell'Indie, rinforzata di più di 30 navi di Smirne, mandate a riscontrar con buonissimo convoio di vascelli da guerra: quando, incontratala tutta disfatta dalla tempesta, onde l'impadronirsi di tutta era in suo solo arbitrio, egli nondimeno, contento di quei soli vascelli che non potè far di meno di pigliare, richiamò col cannone tutti quei capitani che s'avanzavano a nuove prede. Furono per tanto i vascelli presi non più che due di quei dell'Indie (venduti in Londra per 300.000 lire sterline) e un altro messo in fondo, venti delle Smirne e otto da guerra, tutti, per così dire, senza sparare un pezzo. Poco avanti aveva lasciato passare il Ruyter con una piccola squadra di 10 soli vascelli da guerra, quando egli era vicinissimo con tutta la flotta e padrone assoluto del mare. Per tutte queste contumacie fu dunque privo della carica di luogotenente ammiraglio e mandato per un onorevole esilio per ambasciatore in Spagna, dove si trova al presente con qualche merito per la parte avuta nella conclusione della pace col Portogallo. Dicevano, mentre io era in Londra, che ne sarebbe ritornato verso la fine dell'estate presente.


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Relazioni di viaggio in Inghilterra Francia e Svezia
di Lorenzo Magalotti
pagine 427

   





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