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      La notte, nei canti della città si trovano del continovo de' ragazzi con piccole torcette a vento per far lume. Si pagano a discrezione, non essendovi prezzo fatto: per farsi accompagnare un miglio di strada si darebbe incirca a quattro soldi. In qualche luogo si trovano delle sedie, ma queste, a dire il vero, non son molte: si pagano come le carrozze; vengono però a esser più care, perché in queste non vi va se non uno, e quelle capiscono quattro.
      I facchini, che stanno quasi per tutti i canti della città, son fidatissimi e si mandano non solo con carichi ma con danari, lettere, gioie ed ogni altra cosa più preziosa. Per andare da Westminster in città si dà loro uno scellino, e sono obbligati a riportare in scritto la fede del recapito da chi ha ricevute le robe. Portano un gran panno bianco attraverso al busto a uso di sciarpa legata sul fianco, che serve loro per involtare o per reggere un carico di mole disadatta o di peso considerabile. Prima di mettersi al mestiere bisogna che diano buon mallevadore.
      Coffee-houses, case di caffè, dove il caffè si vende pubblicamente; e non solo il caffè ma altre bevande ancora, come cioccolatte, tè, sorbetto e la cocchela, sidre e altre secondo la stagione. In queste case vi son diverse camere o crocchi di novellisti, dove si sente quanto c'è e quanto si crede di nuovo, o vero o falso ch'e' sia. D'inverno il sedere a un gran fuoco e fumare due ore non costa più di due soldi; bevendo, poi, si paga tutto quel che si beve.
      Vi son due teatri per le commedie e tre compagnie di commedianti inglesi.


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Relazioni di viaggio in Inghilterra Francia e Svezia
di Lorenzo Magalotti
pagine 427

   





Westminster