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      5 maggio.
     
      Quand'io comincio la confessione dal dopo desinare, supplicoV.S. umilmente a non credere che ciò sia per tacerle i peccati
      della mattina, perché già le ho detto che glieli dirò tutti purché
      gli giudichi capaci di divertirla. Creda piuttosto, e non s'ingannerà,
      che quel tal giorno mi sia riuscito di perderlo inutilmente,
      giusto com'è seguito stamani, che andato per vedere unostudio di medaglie moderne mi sono trattenuto in casa un amico
      fino a mezzogiorno.
     
      Oggi sono stato all'Accademia de' pittori, che si raguna ilsabato dopo desinare in una casa vicino al Palais Royal, ed ha
      quivi tre stanze: una per il modello, dove vanno i giovani a disegnare,
      una per il consiglio e un'altra per le pubbliche adunanze.
      Questa è piuttosto una sala che una gran camera, di cui nella facciatadirimpetto alla porta v'è un grandissimo quadro col ritratto
      del re assiso nel soglio e vestito degli abiti reali, a' piedi del quale,
      per dinotare la protezione dell'Accademia che si chiama "dellapittura e della scoltura", v'è una massa di busti di gesso, di
      carte di disegni, di piante e di strumenti di architetto. La pittura
      è di m.r Le Brun, pittore trattenuto da S.M. con una provvisionedi 10.000 scudi l'anno: questo solo doverebbe bastare ad accreditarlo
      senza saper più oltre, ma v'è di vantaggio ch'egli ha lestanze aux Gobelins, che è il luogo dove travagliano tutti i
      mestieri delle manifatture, alle quali (parlo di quelle che hannoalcuna correlazione col suo mestiere) soprintende a tutte: disegni
      di studioli e d'oriuoli, cartoni d'arazzi, modelli di vasi, di torcieri,


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Relazioni di viaggio in Inghilterra Francia e Svezia
di Lorenzo Magalotti
pagine 427

   





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