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      aspetta ogni momento di ritorno di Persia, ed un giovanettoche tiene in qualità di servitore, ma di servitor nobile, vestendolo
      onestamente e tenendolo a mangiar seco, il quale dicono sia suofigliuolo naturale. Ha buona intelligenza della vera filosofia,
      dell'astronomia e delle matematiche; ma, come ho detto, il suoforte è nell'erudizione de' paesi più remoti e di tutto ciò che ad
      essi si appartiene.
     
     
      <8-14 maggio.>
     
     
      Stamani di buonissim'ora son'andato a Versaglia col conte diS. Mesme, che ci è venuti a pigliare con una muta di madame:
      erano con esso lui m.r de Guerzan, molto ben conosciuto da V.S.,
      e un'altro gentiluomo normando amico suo, che per non essermiparso né carne né pesce non ho durato fatica a tener a mente
      il suo nome. Versaglia è intorno a quattro leghe lontana da Parigi,
      e un'e mezza da S. Germano incirca. Il paese è abbondante disabbia, povero d'acque e per conseguenza il più sterile e il meno
      proprio per collocarvi delizie e giardini: pure il genio del re e laforza del danaro hanno riportata una bella vittoria della natura,
      avendo reso un luogo abile a dilettare ogni gusto mal avvezzoe ogni mente, per ripiena che sia di vaghe e dilettevoli idee. Vi
      s'arriva per davanti e per di dietro con due larghissimi stradoni,
      che sono occhiate, uno de' quali, che è quel di dietro, fra pocodiventerà canale. Di qua e di là, tanto l'uno che l'altro hanno due
      altri stradoni laterali notabilmente più stretti, scompartiti gliuni dagli altri da quattro file d'alberi, che son ancor giovani e
      piccoli.


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Relazioni di viaggio in Inghilterra Francia e Svezia
di Lorenzo Magalotti
pagine 427

   





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