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      Insomma questoancora è un luogo che può passare tra le cose notabili di Parigi
      e che solamente a vederlo, e vederlo in un villaggio, basta a insinuareun gran concetto di quel che sia questa gran città.
     
     
      27 giugno.
     
     
      Oggi non son punto uscito, ma il mio camerata mi ha dettoesser stato a veder quel maestro che fa i ritratti in cera del naturale
      con tutto il busto, il quale gli ha da esser parecchi mesi che lavoraattorno i ritratti di tutta la corte, re, regina, Monsù, Madama,
      Delfino, Mademoisella, Principe, Duca e altre dame e cavalieriprincipali; il tutto per commissione d'un tale che con essi vuol
      andar pel mondo per far danari, col fargli vedere come si fa deglielefanti. Vuol anche aver con esso seco un concerto di violoni;
      l'impresa si stima difficile a praticarsi, atteso l'incomodo e laspesa di portar così gran bagaglio, qual saranno tanti busti e
      teste fatte di materia così gelosa e così facile a rompersi. Pureegli è anche verisimile che costui abbia fatti i suoi conti. Della
      qualità de' ritratti non dico nulla immaginandomi che V.S. abbiaveduto quello della duchessa Mazzarrina, che Scaramuccia portò
      con sé alla serenissima granduchessa o al sig. cardinale.
     
     
      30 giugno.
     
     
      Oggi sono stato in casa un assai buon cittadino, chiamatom.r Jeaux, a vedere una prodigiosa raccolta ch'egli ha fatto
      di stampe repartite in settantacinque volumi in foglio, venticinquede' quali contengono ritratti d'uomini illustri, non escludendo
      l'impronte delle medaglie cavate da Fulvio Orsino e riportatequivi con somma diligenza, e cinquanta, seguendo l'ordine


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Relazioni di viaggio in Inghilterra Francia e Svezia
di Lorenzo Magalotti
pagine 427

   





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