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      ESPERIENZE
     
      APPORTATE DA ALCUNI CONTRO ALLA PRESSIONE DELL’ARIA,
      E LORO RISPOSTA
     
      Due furono l’esperienze su le quali credettero alcuni de’ nostri Accademici poter fondare argomento considerabile a disfavore della pressione dell’aria ne’ corpi inferiori, e sì ritorle l’effetto da altri attribuitole del sostentamento de’ fluidi. Una fu col coprir il vaso (12) A e la sua canna con una gran campana di cristallo B C D stuccata all’intorno sopr’una tavola. Si persuadevano adunque, che se fosse vero che il peso di tutta la soprastante regione aerea pignesse l’argentovivo su per la canna, e col peso di esso s’equilibrasse, difendendosi quivi con l’argine del cristallo l’argentovivo stagnante da così gran pressione, doverebbe l’insensibil peso della poc’aria rinchiusa sotto la campana rimanere inabile a mantener l’argento a quella medesima altezza alla quale il momento di così vasta regione d’aria l’avea sospinto. Ma ciò non ostante si vedde questo non calar punto dalla sua solita altezza E G.
      Simile a questa fu la seconda prova, anzi l’istessa appunto, se non che maggiormente affinata.
      S’empie d’argentovivo un piccolo vasetto,(13) come A B (che fu questa prima volta senza il beccuccio C D), ed attuffata in esso ancor pieno la canna E F, e in quella fatto al solito il voto, si versò dal vasetto A B una piccolissima quantità d’argento, onde pochissima fosse l’aria nello spazio A H, la qual premesse il livello stagnante H G. S’ovviò poi al peso e alla pressione dell’aria esterna con istuccare squisitamente con mestura a fuoco il vano circolare A, tra la bocca del vaso e la canna.


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Saggi di naturali esperienze fatte nell'Accademia del Serenissimo Principe Leopoldo di Toscana e descritte dal Segretario di essa Accademia Lorenzo Magalotti
di Lorenzo Magalotti
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