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      S'erano cominciate le solite chiacchiere.
      - Il più che importa - seguitavo - è la salute, e di questa non ti puoi lagnare.
      - No, davvero, grazie a Dio e a Maria Vergine, ma anche voi, se non m'inganno....
      - Sempre così!
      - Amen. E dite: da quando siete tornato in paese?
      - Da una settimana circa. Mi godo le vacanze.
      - È giusto passarle in famiglia, in ispecie di questa stagione. Ma! col tempo mutano le cose, i giovani vanno e vengono, e trovan sempre il tutto promettevole e bello. Solo i vecchi.... È così; la natura ha le sue leggi, le ha fatte Dio e nessuno le può mutare. Com'è bella la gioventù! Sempre nuovi desiderî, castelli in aria, e un avvenire pieno di luce: non è egli vero? La vita della città è tutt'altra della nostra: rumori, feste, varietà d'ogni genere....
      - Certo, in città si sta bene; ma l'animo è più quieto e sollevato alla campagna; e poi l'aria, la solitudine, il moto....
      - Non la nego; ma i giovani si sentono più liberi da lontano.
      - Secondo i casi.
      - Capisco, voi sapete moderarvi; mi ricordate anche perciò vostra madre, buon'anima.
      Gli strinsi la mano fortemente.
      - Via - sclamò lui - non è il caso di melanconie; animo e avanti. Sentite che bell'arietta? Come si respira bene! Si allargano i polmoni.
      - Griso, vuoi tu farmi un piacere ?
      - C'è bisogno di dirlo?
      - Da un pezzo ho in capo un'idea strana: vorrei stampare un libro.
      Si strinse nelle spalle e mi guardò indifferente.
      - Vorrei stampare un libro e metterci sopra il tuo nome.
      - Me ne intendo poco di queste cose: il mio nome.


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La leggenda del Burando
Streghe folletti e apparizioni in Liguria
di Baccio Emanuele Maineri
Tipogr. Franceschini Firenze
1900 pagine 256

   





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