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      La grotta del Pastore o Livrea, forse piů esattamente Lubča, č la tana detta dell'Orsetta dai nostri contadini, la quale si trova sulla sponda destra del Varatella, quattro chilometri circa a monte di Toirano, in linea retta, e press'a poco 350 metri sopra il livello del mare, nel fianco orientale del monte o punta dagli Alzabecchi.
      Essa venne primamente esplorata dai professori Antonio e Giovanni Denegri, e poi dall'Issel e dal Morelli. Tanto la vôlta, quanto le pareti - scrive l'A. della Liguria geologica e preistorica - sono vestite di concrezioni calcaree di color bruno o nerastro, in gran parte infrante, residuo di altre molte che furono asportate per adornarne la villa della duchessa di Galliera, in Voltri. Il suolo, pianeggiante nel primo tratto, si abbassa di circa due metri presso il secondo, e in gran parte č coperto di concrezioni simiglianti. Presso l'estremitŕ del corridoio suaccennato si osservano accumulate in disordine, a fior di terra, entro un'argilla giallastra, molle e un po’ vischiosa, sparsa di sassi, numerose ossa di mammiferi, principalmente d'orso, Ursus Ligusticus ed anche Ursus spelśus.
      Scavato nei calcari dolomitici del trias medio, questa spelonca deve probabilmente la sua origine ad acque circolanti nei monti della roccia, le quali lasciarono evidentemente traccie di erosione lungo le pareti. Non fu dimora d'uomini, ma covo per lungo tempo agli orsi, de’ quali ricetta copiose spoglie; supposizione confermata dalla stessa ubicazione sua, e dall'oscuritŕ che regna nella piů profonda sua parte, ove giacciono tali ossa.


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La leggenda del Burando
Streghe folletti e apparizioni in Liguria
di Baccio Emanuele Maineri
Tipogr. Franceschini Firenze
1900 pagine 256

   





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