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      è sinonimo di lotta elettorale.
      L’Avanti! non ha pensato (quantunque il passaggio da esso soppresso nella citazione delle mie parole lo faceva chiaramente intendere) che la logica potrebbe portarci, e ci porta infatti, alla rivoluzione.
      Noi crediamo, per lo meno quanto l’Avanti!, che l’organizzazione corporativa, la resistenza economica e tutto quanto si può fare nel regime attuale, non può risolvere la questione sociale e che, a parte gli effetti morali, appena serve ad assicurare ad una frazione del proletariato dei miglioramenti che bisogna poi difendere con una lotta continua contro le insidie sempre rinascenti dei padroni e siamo convinti che la libertà ed il benessere assicurati a tutti non si avranno se non quando i lavoratori si saranno impossessati dei mezzi di produzione ed avranno avocato a loro l’organizzazione della vita sociale, e che per far questo bisogna sbarazzarsi del potere che sta a guardia del capitalismo e si arroga il diritto di sovranità su tutto e su tutti. Ma crediamo che la lotta elettorale non vale a debellare il potere, e che se anche lo potesse, non farebbe che passarlo in mano di altri senza nessun vantaggio sostanziale per il popolo; e perciò ci sforziamo di allontanare i lavoratori da un mezzo illusorio e dannoso, ed affrettiamo coi voti e coll’opera il giorno in cui, cresciuta a sufficienza la coscienza e la forza dei lavoratori, questi affermeranno coi fatti la ferma decisione di non volere più essere nè sfruttati nè comandati, e prenderan possesso, direttamente e non per delegati, della ricchezza e del potere sociale.


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Rivoluzione e lotta quotidiana
di Errico Malatesta
pagine 338