Pagina (218/338)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Però nella redazione di Umanità Nova non tutti la pensano allo stesso modo, nè tutti aderiscono all’Unione Anarchica Italiana; e v’è anche chi si dichiara individualista ed antiorganizzatore. Ciononostante, troviamo modo di andare d’accordo, perchè pensiamo che si può servire la causa con metodi e mezzi differenti, purchè l’uno non cerchi di annientare gli sforzi dell’altro.
      Per conto mio non vi è differenza sostanziale, differenza di principi tra “individualisti” e “comunisti anarchici”, tra “organizzatori” e “antiorganizzatori”; e si tratta più che altro di questioni di parole e di malintesi, inaspriti ed ingigantiti da questioni personali. Lasciando da parte oggi la questione dell’’individualismo” perchè ne ho trattato recentemente rispondendo ad “un compagno venuto dall’America”, vi è forse tra gli anarchici chi è contrario in massima ad ogni organizzazione operaia? Si può essere avversi a questo o a quel modo di organizzazione, e gli anarchici tutti non possono non criticare tutte le organizzazioni esistenti ed anche tutte quelle possibili nell’attuale ambiente sociale; si può combattere l’illusione sindacalista che le organizzazioni operaie bastano per sè sole a risolvere la questione sociale, e noi l’abbiamo combattuta più di ogni altro – ma non credo che vi siano degli anarchici i quali vorrebbero veder sparire ogni organizzazione operaia e ritornare i lavoratori alle condizioni di un secolo fa, quando essi non contavano nulla come lavoratori, e se si battevano lo facevano per conto ed al comando dei borghesi senza alcuna coscienza di classe e senza altre speranze di miglioramento che quella che basavano sulla bontà dei governi e dei padroni.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Rivoluzione e lotta quotidiana
di Errico Malatesta
pagine 338

   





Umanità Nova Unione Anarchica Italiana America