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      Ed in quel senso era un rivoluzionario Bovio e sono rivoluzionari anche Treves e Turati e magari lo stesso d’Aragona. Quando ci mettete di mezzo i secoli, ognuno vi concederà tutto quello che volete.
      Ma quando noi parliamo di rivoluzione, quando di rivoluzione parla il popolo, come quando si parla di rivoluzione nella storia s’intende semplicemente insurrezione vittoriosa.
      Le insurrezioni saranno necessarie fino a che vi saranno dei poteri che colla forza materiale costringeranno le masse all’obbedienza; ed è probabile, purtroppo, che di insurrezioni se ne dovranno fare parecchie prima che si sia conquistato quel minimo di condizioni indispensabili perchè sia possibile l’evoluzione libera e pacifica e l’umanità possa camminare senza lotte cruente ed inutili sofferenze verso i suoi alti destini.
      Ma ora dobbiamo occuparci della prossima insurrezione, che come ogni insurrezione non potrà durare che un breve tempo, prepararci a quello che dobbiamo fare mentre essa dura e nel suo immediato indomani per trarne il massimo profitto possibile in favore dei nostri ideali.
      Poichè non possiamo e non vogliamo imporre le nostre idee a nessuno ed in fin dei conti se la gente crede necessario un governo noi non possiamo impedire che se lo faccia e se lo goda, noi dobbiamo reclamare per noi e per coloro che riusciremo ad attirare nella nostra orbita, il diritto ai mezzi di lavoro e la piena libertà di non riconoscere il governo costituito; e questa libertà siamo disposti a difendere, potendo, anche colle armi.


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Rivoluzione e lotta quotidiana
di Errico Malatesta
pagine 338

   





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